DON ANTONIO

martedì 12 luglio 2011

FESTA DEI SANTI PIETRO E PAOLO

Oggi la CHIESA celebra i due grandi santi apostoli , colonne e fondamento della Chiesa . Un’ occasione per indicare ai fedeli “il posto” di questi due santi nella tradizione e nella vita della chiesa. Sempre la Chiesa non solo ha venerato questi due santi, ma ha anche fatto riferimento ai loro scritti.

Nella prima lettura si racconta la miracolosa liberazione di Pietro dal carcere e la seconda è  il testamento dell’apostolo Paolo che scrive al discepolo Timoteo, sentendo ormai prossima la sua fine, Paolo sente di aver terminato la sua corsa terrena , sente di aver combattuto la sua buona battaglia per l'evangelizzazione.

Il Vangelo riferisce le parole di Gesù, che conferisce a Pietro il primato, il primato sulla chiesa apostolica, sulla chiesa nascente. Essendo una missione non personale ma  un primato anche per i  suoi successori. Infatti questo si può desumere dalla storia della prima comunità cristiana: le prime comunità  si richiamavnoa Pietro e non agli altri apostoli per la soluzione di difficoltà o di grandi contrasti di vedute e opoinioni.
Possiamo quindi affermare con certezza che Pietro, sia nella Parola di Gesù, sia nella considerazione degli apostoli e sia nella vita della prima comunità cristiana è il centro e il punto di riferimento, il caposaldo della Chiesa nata  nella Pentecoste.

Perchè la chiesa ricorda assieme Pietro e Paolo, anche se non sono morti nello stesso giorno e allo stesso modo o assieme? Perchè la tradizione li ha associati nel martirio a Roma e nella comune venerazione, quasi ad indicare il duplice volto della chiesa nei secoli: Pietro la struttura gerarchica e quindi giuridica della Chiesa e Paolo la struttura carismatica, cioè profetica e rinnovatrice della Chiesa. Una chiesa sempre fondata sulla Tradizione  e una chiesa sempre protesa verso il futuro.

Quale messaggio posssiamo ricavare per noi? Innazitutto siamo invitati a riflettere su queste due colonne della chiesa e a venerarli e a pregarli, poi  siamo chiamati a riflettere sull'importanza di questi due martiri: modello per ogni cristiano specie per i pastori della Chiesa a iniziare dal Papa, ai Vescovi e ai Sacerdoti.
Innazitutto si deve affermare una verità, un principio:la Chiesa è fondata prima di tutto su Cristo,VIA ,VERITA’ e VITA. Cristo è la pietra angolare sulla quale poggia l'esistenza del cristiano e della Chiesa, Pastore unico  e Guida sicura è la Parola di Gesùe il MAGISTERO DELLA CHIESA. E' con Gesù vivo e con la Tradizione che noi dobbisamo confrontarci però resta Cristo che dobbiamo pregare, per intercessione dei Santi Pietro e Paolo.

Gesù ha voluto per la sua chiesa anche delle Guide Autentiche, come nell'antico popolo di Israele Dio  guidava il suo popolo con i profeti, e i grandi conndottieri. Queste Guide per noi oggi sono il Papa, i Vescovi e i sacerdoti, che hanno come comne missione prima quella di orientare e guidare il popolo di Dio perchè si incontri più facilmente con Gesù e e autino tutti a porgere  il cibo della autentìica Parola  del Maestro confortata dal loro esempio.
I Santi Pietro e Paolo ci propongono oggi il loro esempio e la loro parola, per esortarci sulla via della fede coerente e
della fede forte e coraggiosa, in continuazione  del discorso di domenica scorsa sulla fede"non avete ancora fede?.
Innanzitutto il senso di fede del popolo di Dio nasce dall'ascolto della sua Parola, che ancora è viva nei sucessori degli apostoli. 
Il secondo pensiero è una esortazione  a imitare il coraggio e la testimonianza di questi due apostoli e martiri, coraggio maturato nel tempo e e nella verita’, perchè entrambi  sono passati dal tradimento di Pietro o dalla persecuzione contro i cristiani come Paolo, ad una vita di apostoli e al martirio.
Questo è un insegnamento attuale per tutti noi.

Perchè noi cristiani siamo così poco incisivi nella stoiria? perchè poco credibli? E perchè poco coerenti e troppo pronti a seguire le mode correnti? Forse abbiamo pensato che per essere cristiani basti essere dei “praticanti”, forse ci saimo illusi che per essere dicepoli di Gesù e testimoni bastasse essere fedeli ad alcune pratiche devozionali e niente più? Forse anche speravamo che i nostri figli avrebbero seguito le nostre parole anche se mancavano esempi e testimoniane?
il cristiano è uno che è pronto a seguire Gesù fino al punto di essere disponibile ad andare  controcorrente.
In  questo ci sono maestri i due apostoli, che non hanno avuto timore di scontrtarsi e di opporsi apertamente alla mentalità pagana di allora, pensiamo al mondo romano con tutte le sue divinità,o al mondo ellenistico mondi molto ostili al messaggio cristiano.
Oggi concretamente questo si  potrebbe così tradurre:
quanto più si ama il Cristo Vivo e la sua Chiesa, quanto più si è pronti a seguirlo sulla via della croce e del fallimento umano e del dolore, tanto maggiormente contrasteremo la “mentalità pagana” che è attorno che è  materialismo e consumismo.
Solo con la fedeltà a Cristo Crocifisso e Risorto, solo con una testimonianza fino al dono  di se, noi saremo ancoira fermento di vita, di novità e di profezia per la Chiesa e per gli uomini del nostro tempo.

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