DON ANTONIO

sabato 16 luglio 2011

OMELIA 04/05/1996

Oggi la nostra attenzione è rivolta allo Spirito Santo, alle feste prossime dell’Ascensione e della Pentecoste.
Lo Spirito Santo è il dono del Cristo Risorto : Lui che è Via ,Verità e Vita non può lasciare soli i suoi discepoli : “sarò con voi, insieme con voi, tutti i giorni sino alla fine del mondo” . Gesù che è unità con il Padre non può lasciare orfani i suoi discepoli :”non vi lascio orfani, ritornerò da voi ora  nello Spirito Santo e poi alla fine del mondo.
                                   Gli apostoli sono  turbati da questa imminente partenza del Maestro ,si mostrava loro  nelle apparizioni come il Risorto, poi scompariva e si faceva vedere in altro luogo,parlava,mangiava con loro. Ora gli undici temono che il loro Maestro si allontani per sempre dalla loro piccola comunità.
Le letture di oggi  riportano una verità per i discepoli allora e per tutti noi oggi : Gesù ha lasciato questa terra solo nella sua visibilità, ma è rimasto vivo  e presente in mezzo a noi , vivo e presente nella Parola proclamata,vivo e presente nello Spirito Santo e nella Chiesa, vivo e presente nell’Eucaristia.

Nella prima lettura si parla proprio dello Spirito Santo. La Chiesa appena nata è già missionaria e porta ovunque non strutture,non schemi,ma l’annuncio che Gesù  è Risorto. Il diacono Filippo si reca in Samaria,luogo poco evangelizzato ai tempi del Cristo, infatti Gesù predicava soprattutto in Giudea. La prima lettura tratta dagli atti degli apostoli ci presenta alcuni punti molo chiari :
1.l’annuncio da parte dell’apostolo.
2.il messaggio dell’annuncio :”Gesù è il Cristo, il Messia, il Signore,il Salvatore che ha vinto la morte”.
3.si compivano miracoli a conferma della Parola :liberazione di indemoniati,storpi risanati
4.le folle corrono, si convertono e cambiano vita all’ascolto della parola e alla vista dei miracoli.
A questo punto i discepoli impongono le mani sui discepoli per invocare lo Spirito Santo.       

Dello Spirito Santo si parla anche nel Vangelo :Gesù salendo al cielo non ci ha abbandonati, non ci ha lasciati in  balia di noi stessi o nelle mani di un mondo posto nel maligno, Gesù non poteva abbandonare la sua Chiesa, ma ha voluto rimanere  come l’unica pietra angolare, come l’unico Signore della nostra storia.,perché nessuno si sentisse sfiduciato.
Per questo lo Spirito Santo è chiamato “Consolatore, Paraclito”, Spirito di sapienza e di verità, che porta  nel cuore del credente i suoi 7 santi doni.
Il cristiano e tutta la comunità sanno  di essere guidati dallo Spirito Santo,sanno di essere confortati in ogni tribolazione dallo Spirito Santo “il Consolatore”,sanno di essere aiutati a portare la croce ogni giorno dallo Spirito Santo di fortezza, che è  difensore : immagine dell’avvocato difensore. ”Quando vi porteranno davanti ai governatori e ai re non preoccupatevi di come rispondere,lo Spirito Santo vi suggerirà”.

Questa parola del vangelo è una parola fondamentale per noi cristiani credenti oggi :la comunità cristiana, la Comunità diocesana e anche parrocchiale sono  sostenute e dirette dallo Spirito Santo e quindi non hanno bisogno di altri sostegni umani o di strutture umane, non hanno  bisogno di altre Guide o Maestri :lo Spiro Santo e la Chiesa sono  tutto. Grande e grave errore di e tanti cristiani : credono che sia il vescovo, o il prete o il parroco a  edificare la Chiesa, a guidarla, e a sostenerla,e quindi attribuiscono meriti alle persone,non sapendo che il timoniere che Guida la nave della chiesa è proprio lo Spirito Santo che opera nella vita della Chiesa.

Qualche riflessione per noi :
innanzitutto uno spunto di meditazione ci viene dalla seconda lettura di Pietro. Nella lettura si sottolinea il collegamento tra le sofferenze di Cristo e le sofferenze del cristiano. Ogni discepolo non può essere da più del suo Maestro : “se hanno perseguitato me,dice Gesù, perseguiteranno anche voi.


Il cristiano è chiamato ancora alla verità. Lo Spirito Santo è spirito, è soffio di verità e quando la verità abita nel cuore di una persona ,la persona è in pace, la persona è limpida, semplice,schietta,serena,pacifica; al contrario , la persona nella quale dimora la menzogna è una persona sempre inquieta,mai contenta,mai serena, è una persona contorta e maliziosa, sempre pronta a malignare , a sospettare degli altri, sempre pronta a mettere male e a dividere perché vittima e preda del maligno : “padre della menzogna”. Abbiamo letto nel Vangelo :”Spirito di verità che il mondo né vuole né può ricevere” perché fondato non sulla  Verita’ che è Cristo.
                        Un esempio è sotto i nostri occhi :si nasconde , si mimetizza certa verità : o perché si vuole apparire diversi o si vuole che gli altri pensino in un certo modo, e lentamente si è arrivati alla non verità tra marito e moglie e con i figli o peggio ancora non si ha neppure più il coraggio di far verità nella propria coscienza per non vederci, per non scoprirci peccatori. La paura di rientrare  in s stessi, come il figlio prodigo, ci ha portati tutti o all’assuefazione della menzogna come stile di vita o a tutte quelle alienazioni nelle quali possiamo cadere,per non precipitare nell’insignificanza del vivere.

Termino con una parola di Paolo  VI, nel giorno della santificazione di Padre Leopoldo, oggi 12 maggio,sua festa e memoria nella Liturgia,compatrono della parrocchia di Stoner, voluto 12 anni fa da don Graziano Meneghesso:”confessione come luogo e momento di risurrezione, come tribunale
di conforto, di verità interiore dell’anima, per ringiovanire l’ansia del bene,della giustizia e della dignità del costume”,
                       

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