DON ANTONIO

domenica 17 luglio 2011

OMELIA DOMENICA SECONDA DI AVVENTO

E’ iniziato il tempo dell’Avvento e lo si nota anche dai colori della liturgia. L’Avvento è un tempo che  ci prepara a  rivivere la nascita di Gesù a Betlemme, è ancora un tempo che ci ricorda la seconda venuta del Signore alla fine della vita terrena e alla fine del mondo e quest’anno è anche il tempo col  quale inizia la preparazione al giubileo del secondo millennio della storia . La religione cristiana  come anche la religione ebraica è una religione messianica, si attende, si vive  nell’attesa e nella speranza: gli e ebrei nell’attesa del Messia, del consacrato di Dio, in attesa del ritorno del grande profeta Elia (  in ogni festa pasquale c’ è un posto riservato  per il grande profeta Elia, per preparare  i cuori ad accogliere questa venuta. Noi cristiani attendiamo anche l’incontro con Gesù al termine della vita e alla fine del mondo.

Oggi non si attende  più nulla di radicalmente nuovo, e quasi ci incute paura questo incontro con Dio,
talvolta  ci adeguiamo  alla mentalità corrente: attendiamo una festa  ad esempio il Natale con i suoi colori solo per poterci ancora emozionare, per poter ancora far emergere episodi del nostro passato , per  poter gustare, anche per un poco l’intimità della famiglia, del presepe, delle cose semplici, per sognare con l’atmosfera poetica dei canti di un tempo passato. Il cristiano però attende non una ricorrenza, un anniversario, una data,
ma una persona, attende il Signore che viene.
“Vieni Signore Gesù”, la preghiera dei primi cristiani, il grido dei martiri, le parole conclusive dell’apocalisse.

Il Vangelo anche in questa Domenica ci parla della vigilanza, dell’attesa del Signore che viene. La parabola  evangelica del padrone di casa che parte per un viaggio e ritorna senza preavviso, ci vuole insegnare :
1.Il ritorno del padrone è certo, è sicuro, come è certa e sicura la nostra morte.
2.Il momento è imprevisto, quando i servi meno lo aspettano, o quando le vergini dormono.
3.Nei racconti evangelici si parla di un ritorno del padrone, dello sposso, di un re ecc...ma in verità si tratta del ritorno di Gesù, la prima volta nato nella povertà, nella debolezza, la seconda venuta con potenza e gloria grande.

Gesù nel Vangelo ci dice: “vegliate  perché non sapete quando il padrone di casa tornerà,perché non giunga all’improvviso trovandovi addormentati.
Quello che dico a voi lo dico a tutti:vegliate”.
            Isaia nella prima lettura annuncia un ritorno potente di un Dio che squarcerà i cieli e compirà sulla terra prodigi e meraviglie che rimetteranno ogni cosa al suo posto

Il popolo ebreo sta sperimentando la sofferenza, l’esilio la croce e considera la sua situazione come un giusto castigo per i suoi peccati e per questo è nella sofferenza, lontano dal Signore  l’uomo è come una foglia staccata da un ramo .
L’iniziativa  che l’uomo è incapace a prendere , ecco che la prende il Signore, ecco l’annuncio: “Tu ci vieni incontro Signore...Tu Signore sei nostro padre, da sempre ti chiamiamo “nostro redentore”.

Questa prima domenica di Avvento  ci aiuta a prendere coscienza che Dio non è lontano da noi. Il Signore è vicino e bussa alla porta del nostro cuore. Il Signore è sempre vicino perché l’incontro può avvenire in ogni momento. Il Signore non è lontano, al di fuori della nostra storia, un Essere supremo, nascosto  e incurante delle nostre umane situazioni, no si tratta di un Dio che  è Padre e Redentore e noi i suoi figli figli anche se  peccatori, pecore ammalate perdute e ferite.


Oggi  sperimentiamo l’inquietudine e l’infelicità di una vita senza talvolta Dio al centro , oggi non possiamo più lasciarci  guidare da una diffusa mentalita’  atea e materialistica, non dobbiamo lasciarci ingannare dai miraggi di castelli costruiti solo dal nostro orgoglio e che poggiano solo sulla ricerca del benessere come unica fonte di felicità per l’uomo.
Sono cose che ripetiamo da sempre, in ogni omelia fino alla noia, ma con tanta fatica accettiamo e con ancor maggior fatica riusciamo a metterle in pratica la Parola delle letture di oggi.
In questo tempo di Avvento accostiamoci alla confessione sacramentale partecipiamo  alla Santa Messa domenicale, incominciamo ad educare cristianamente i figli, preghiamo ogni sera ogni  mattina, affidiamoci unicamente a Gesù il Risorto, Colui che ha il potere sulle sabbie mobili dell’incertezza, del dubbio , sul mare in  tempesta, contro ogni forma di malatia e infermità, perché solo Lui è il vincitore del peccato e della morte.

                                                   immagine di una statua della Madonna nella
                                                  casa canonica di Stoner di Enego (Vicenza)

Nessun commento:

Posta un commento