DON ANTONIO

domenica 10 luglio 2011

OMELIA NELLA FESTA DI PENTECOSTE nel 1996

Oggi festa conclusiva della Pasqua,grande solennità per tutta la Chiesa :50 giorni dopo la Pasqua rinnoviamo non solo la fede nello Spirito Santo,ma facciamo memoria della sua venuta oggi fra noi. Abbiamo bisogno dello Spirito Santo e dei suoi 7 santi doni, abbiamo bisogno della sua forza per resistere agli assalti del maligno, dagli assalti dello spirito delle tenebre e del male che opera ancora nella storia ,abbiamo bisogno dello Spirito di verità che ci conduca tutti alla verità tutta intera, abbiamo bisogno dello Spirito di pace, anzi la pace è al primo posto , lo abbiamo sentito nel vangelo : Gesù saluta con la parola “pace a voi” e poi dice “ricevete lo spirito Santo”, per la remissione dei peccati, cioè lo Spirito della pace.

Anche le letture che sono state proclamate sono oggi una parola di luce sullo Spirito santo : che non è qualcosa di passato o di lontano,che non è una teoria cristiana o il privilegio per alcuni. 50 giorni dopo la Pasqua Israele ricorda il dono della legge sul monte Sinai a Mosè ,legge scritta sula pietra e donata al popolo di  Israele perche ne fosse il l’unico e grande testimone e missionario, scritta nel cuore di ogni uomo e percepita da ogni retta coscienza. 50 giorni dopo la Pasqua di Risurrezione noi cristiani ricordiamo il dono dello Spirito Santo  agli apostoli e Maria nel Cenacolo perché ricevendo luce e la  Forza dallo SPIRITO fossero annunciatori a tutto il mondo della lieta notizia : che i tempi  del Messia Salvatore sono giunti e che ogni uomo può gratuitamente ricevere il perdono dei peccati e la pace, Spirito donato ed effuso ad ogni uomo perchè, pur a tentoni, pur con difficoltà, arrivi alla Verita’, arrivi a conoscere e ad amare l’unico e vero Dio.

Il fuoco, il rombo, il vento impetuoso, le lingue di fuoco ci richiamano sì l’Onnipotenza di Dio che si è rivelata  a Mosè sul Sinai tra lampi e tuoni, ma è anche un segno : il vento che penetra ovunque : che penetra nel cuore e il fuoco, che brucia  quanto negli apostoli c’è ancora dell’uomo vecchio e pagano :paura,timidezza.
Gli apostoli e come gli apostoli ogni cristiano, vengono trasformati radicalmente dallo Spirito :ora non si riconoscono più, ora parlano con franchezza,ora annunciano il Vangelo senza  paura, anzi contenti di essere quando venivano  oltraggiati per il nome di Gesù,ora improvvisamente vengono trasformati in TESTIMONI intrepidi  di Gesù Il Cristo, Crocifisso e Risorto,ora sono costituiti per opera dello SPIRITO come pilastri e colonne del nuovo popolo di Dio in perfetta continuità con il popolo d’Israele.

Si adempie così la profezia del Battista : i discepoli del Messia saranno battezzati in Spirito Santo e Fuoco. Lo stesso Spirito che abbiamo ricevuto anche noi nel Battesimo e poi confermato in pienezza nella Cresima.
In ogni solennità della Pentecoste siamo chiamati non solo a ravvivare la nostra fede nello Spirito Santo ma anche
Ad  invocare lo Spirito Santo perchè doni a noi suoi fedeli la sua forza, la sua luce,i suoi doni.
In modo speciale chiediamo  il dono della luce e della verità, il dono dell’amore e il dono della missionarieta’ e della TESTIMONIANZA.
Mai come in questo tempo l’uomo è alla ricerca di una Luce Vera,che possa rischiarare la vita presente e dissipare i dubbi  sul futuro dell’uomo e più ancora illuminare l’oltre della “morte”. L’uomo in questi tempi è animato dalla ricerca della libertà come valore assoluto e primario  e pensando che tutti mali derivino dalla mancanza di libertà, intesa privazione di dignità e dedicandosi a questa opera,pur giusta in certe situazioni, si è smarrito.
Ora abbiamo bisogno dello SPIRITO SANTO DI LUCE : “o luce beatissima -abbiamo letto nella sequenza-invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli”. Che lo Spirito Santo illumini le nostre coscienze, illumini la strada giusta per arrivare alla VERITA’,a Dio, Sia la stella che ci anticipa il giorno o ci mostra la meta, come abbiamo cantato a Pasqua.

Abbiamo bisogno DELLO SPIRITO SANTO DI AMORE, Spirito che ci porti a comunicare con ogni uomo, perché ogni uomo è nostro fratello e accendi in tutti il Fuoco del suo amore. Il peccato della Torre di Babele è stato il peccato dell’orgoglio dell’uomo che vuole, con la sua tecnica , con la sua finita intelligenza costruire una torre che arrivi fino a Dio e poi esperimenta le conseguenze del peccato :”Dio fece sì che gli uomini non si comprendessero più l’un con l’altro. L’incomunicabilità è un peccato che troviamo agli inizi della storia dell’uomo e che riscontriamo oggi :l’uomo che,pur in mezzo alle metropoli,  alle città, : sente il dramma della solitudine ;parla e non è capito INCOMPRENSIONI ad esempio incomprensioni  familiari tra marito e mogli  e con i figli.

Se si cerca la radice di tutti mali che fanno soffrire gli uomini, si scopre che alla radice c’è sempre una mancanza di amore, o un amore compreso e vissuto  ben lontano dall’amore di oblazione di cui parla il vangelo. Ma come possaimo perdonare una persona che ci  ha fatto del male, ci ha danneggiati, come è possibile perdonare, anzi amare il nemico o porgere la guancia a chi ti percuote ?Impossibile per l’uomo è impossibile e assurdo per l’uomo. Ma allora Gesù ci ha proposto modelli impossibili ?

No, Gesù  sapeva che solo con lo SPIRITO SANTO  si poteva compiere quest’opera è la domanda di Maria all’Angelo: “com’è possibile ?” Risponde l’Angelo : “lo SPIRITO SANTO scenderà su di te...Niente è impossibile a Dio, ed è  la stessa domanda degli  apostoli che chiedono :
“allora chi si salverà” e Gesù risponde :” impossibile presso gli uomini ma non presso Dio”.
Noi  invochiamo che lo Spirito Santo venga  nei nostri cuori,scenda nella nostra comunità, ci trasformi  in autentici cristiani, che vivono testimoniando LA PAROLA di Gesù : “amatevi come io ho amato voi”.

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