DON ANTONIO

lunedì 11 luglio 2011

OMELIA PASQUALE 1987

Pasqua di Risurrezione: Cristo nostra Pasqua è Risorto, nell’antifona all’ingresso della Santa Messa si canta: “sono risorto e sono sempre con te”, e al termine  : “andate e portate a tutti al gioia del Signore Risorto alleluia alleluia”.
Pasqua significa “passaggio”: passaggio dalla morte alla vita, per gli ebrei è memoria del passaggio dalla schiavitù  egiziana alla liberta. Per noi  in questo giorno solenne facciamo memoria di Gesù che è passato dalla morte  alla VITA, dalla schiavitù del sepolcro alla libertà della Risurrezione. “Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello”, le tenebre del peccato si sono scontrate con la luce della redenzione, il potere di satana, proprio nel momento in cui sembrava prevalere, e il Signore della vita era morto, ora è vivo e trionfa.
Noi celebriamo Gesù ‘l’Agnello di Dio”, la vittima pasquale, il redentore dell’uomo, l’innocente che attraverso la sua morte e risurrezione riconcilia noi peccatori con il Padre.
In Cristo la morte è stata vinta anche per noi, in Cristo Risorto il potere del peccato che conduce alla morte è stato sconfitto,ora “Cristo mia speranza è davvero risorto e ci precede in Galilea”, ci precede nella Vita  eterna.

Gesù risorto è modello di vita anche per noi, come ci dice l’apostolo Paolo nella lettera ai Colossesi: “fratelli se siete risorti con Cristo cercate le cose di lassù. Pensate alle cose di lassù e non a quelle della terra”.
Ora con la Risurrezione di Cristo tutto viene relativizzato, la stessa realtà umana e terrena acquista una nuova dimensione, un nuovo significato, perché quello che conta  ora è la speranza, la speranza che la Risurrezione di Gesù è anche per noi.
“Sì, noi ne siamo certi, Cristo è davvero risorto e allora Tu, Re vittorioso e glorioso, portaci la tua salvezza”.
Cristo,nostra Pasqua è risorto, per dare all’uomo una speranza, per dare speranza all’uomo di tutti i tempi: all’uomo sfiduciato, deluso, inquieto, tormentato da tanti dubbi, preoccupato del suo futuro ,magari una fede fiacca, indebolita o spenta: a questo uomo Cristo oggi porta la buona, bella notizia: io sono risorto, perché anche tu possa risorgere a vita nuova, perché tu possa credere che anche per te c’è un terzo giorno.

Cristo è Risorto, Cristo risorge ora per ciascuno di noi, per tutta l’umanità, per la nostra comunità cristiana, risorge per te che sei credente e praticante perché la tua fede possa essere più genuina e coerente: “pensate alle cose di lassu’, non a quelle della terra”, Cristo risorge anche  per quelli che si dichiarano cristiani, discepoli di Gesù, ma con la  vita spesso incoerente e talvolta ipocrita non lo sono e quindi Gesù Risorto proprio a noi  rivolge il suo messaggio: “risorgi a una vita cristiana più convinta e convincente, meno formalistica, meno legata alle apparenze e alle esteriorita’.
Cristo è risorto anche per chi si sente peccatore: “non sia turbato il vostro cuore ,io ho vinto il mondo, e sarò con voi fino alla fine dei tempi”.

La fede di tante persone crolla proprio sull’evento pasquale, si commuovono a Natale, piangono il Venerdì Santo pensando alle sofferenze di Gesù torturato ed ucciso, applaudono alla bontà e all’insegnamento di Gesù Maestro, Lo pregano anche nei momenti di sconforto o in qualche disgrazia, ma  non accolgono la buona notizia della Risurrezione... quante volte sentiamo ripetere la frase: se fosse vera la risurrezione, perché qualcuno che è sepolto  non  appare, non  si fa più vivo ? E per quale motivo dovremmo risorgere a Vita nuova, quando  tutto sembra finire con la morte? E perché dovremmo credere sulla parola di un Risorto 2.000 anni fa? Chi vive soltanto di logica, di evidenza come l’apostolo Tommaso, è costretto a fermarsi al Venerdì Santo o a sostare a tempo indeterminato davanti ad un sepolcro vuoto, senza avere una risposta su : “che cosa ne è stato dell’uomo che  lì era sepolto”.

Cristo morto in croce, veramente morto e sepolto, da dentro alla morte ha rovesciato la pesante pietra che  , e per la onnipotenza di Dio è uscito dal sepolcro.

L’augurio di una santa Pasqua è un augurio di speranza: Cristo ha aperto per noi una strada di vita e l’ha aperta per tutti noi. Di fronte alla cultura del nostro secolo e cioè la cultura della morte , della crocifissione degli ideali e dei valori soprannaturali, della riduzione della religione a morale soggettiva o a tradizionalismo, dell’impoverimento del messaggio evangelico fino a ridurlo a un semplice annuncio umano e terreno, del rifiuto della risurrezione storica di Gesù richiamandosi alla mitologia, attribuendole solo un significato di simbolo o di metafora dell’uomo che sogna di proiettarsi in una dimensione superiore NOI ANNUNCIAMO: “Cristo è veramente risorto”, primizia di risurrezione per coloro che il Lui credono e muoiono.

Gesù ha rovesciato la pietra che chiudeva il sepolcro,ha spezzato il pesante fardello del male e del peccato, ha rotto definitivamente le catene del male, del dolore e della morte e annuncia a noi, all’uomo di tutti i tempi che per la storia sono iniziati gli ultimi tempi, che siamo in cammino tutti verso la Risurrezione.
E se ancora facciamo fatica a credere, se ci sentiamo ancora nelle tenebre o troppo invischiati nelle cose terrene e contingenti, Cristo  si fa nostro compagno di viaggio come per i due discepoli di Emmaus  e ci darà l’aiuto necessario a credere. I due discepoli del vangelo, letto oggi:”il discepolo entra nel sepolcro e vide e credette”(ma non aveva visto il Signore Risorto, aveva visto solo la tomba vuota, eppure dice l’evangelista Giovanni “vide e credette”  In realtà erano stati visti da Gesù Risorto e il Risorto aveva loro donato la luce della fede.
Chiediamo anche noi la luce della fede “alzati tu che dormi, e Cristo ti illuminerà”

Nessun commento:

Posta un commento