DON ANTONIO

martedì 16 agosto 2011

OMELIA DOMENICA V ANNO C TEMPO ORDINARIO

Da alcune domeniche  sto ripetendo che noi siamo cristiani non per noi stessi ma per gli altri. Sono le parole di Gesù: “voi siete il sale della terra e la luce del mondo, sì che gli uomini vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre che è nei cieli”..
La prima lettura ci presenta la figura del profeta Geremia, profeta coraggioso, che va controcorrente  e va incontro anche alla persecuzione. Il profeta Geremia  annuncia con coraggio la Parola di Dio       , pur sapendo che il giusto che dice la verità tutta intera sarà sempre perseguitato, anzi tante volte, e ne abbiamo l’esempio in Gesù e in  una  schiera innumerevole di martiri, il giusto viene condannato a morte per la sua fede. Geremia nella prima lettura ci  invita a confidare ,a porre tutta la nostra  fiducia in Dio , perché Dio è Provvidenza e Amore.
“Beati felici voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate perché grande è la vostra ricompensa nei cieli”.Gesù prevede, profetizza che i suoi discepoli non saranno capiti, anzi saranno odiati e perseguitati a motivo delle loro parole e opere. “Guai quando tutti diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti”.

Gli apostoli in realtà furono perseguitati, torturati e se ne andavano contenti di subire oltraggio per il  nome di Gesù. E’ il messaggio di questa domenica,la parola  delle Beatitudini: la forza del vangelo di Gesù non sta nella sapienza umana , nell’astuzia, nella bravura nel parlare o nello scrivere o nel convincere, ma la forza sta nello Spirito di Dio, la vittoria sta nel Cristo Crocifisso e Risorto.” Per grazia di Dio sono quello che sono. Tutto posso in colui che mi conforta” , parole dell’apostolo Paolo.

Due suggerimenti per la riflessione:
1.le parole di Geremia che abbiamo ascoltato nella prima lettura, e le parole dell’apostolo Paolo  nella seconda lettura.
2.qualche riflessione sulle beatitudini ascoltate nel brano del Vangelo

1.La prima lettura inizia con parole profetiche :”maledetto l’uomo che confida nell’uomo e pone nella carne il suo sostegno e dal Signore allontana il suo cuore”. Mentre è benedetto l’uomo che pone nel Signore la sua fiducia. Le  maledizioni come anche le benedizioni di Dio si compiono nel tempo, e per tutte le generazioni per quanti vivono in modo da meritarle.
L’uomo che confida nell’uomo:questa è la l’ideologia e filosofia  oggi imperante -lo notiamo e lo constatiamo tutti- in alcuni la  fiducia e la  fede  si appoggiano sulla scienza, sulla  tecnica, sull’uomo ,un uomo che si appoggia per vivere  su un altro uomo e non si rende conto che  l’uomo non sarà mai un altro Dio.
L’uomo che  confida nella carne, nella sua potenza, nella sua bravura, nella sua età, nella sua bellezza, nelle sue capacità e in base a questo fa progetti  e decide di un futuro del quale non ha alcuna sicurezza.

Gesù  ci propone la vera pace e la vera beatitudine-vangelo di oggi- solo per gli uomini che aiutati dallo spirito credono in questa parola e hanno cercato di sperimentarla.
Le beatitudini sono parole precise e taglienti , che non possono lasciare indifferenti, sono parole che capovolgono un modo di pensare e di vivere, che rivoluzionano la storia nel momento in cui diventano realtà vissuta, sono parole vere e severe , autentiche e profetiche,che promettono un futuro di felicità proprio per coloro che nel labirinto della storia si sono perduti o sono ormai delusi e disperati.

Mai ,mai prima di Gesù si erano sentite parole così sublimi e cosi piene di speranza per coloro che su questa terra occupano un posto perdente non occupano alcun posto, mai, nessun filosofo, nessun profeta, nessun demagogo, nessun stratega, si erano espressi con tanta speranza e con tanta forza persuasiva, quanto Gesù: chi poteva garantire,assicurare il Regno dei cieli, cioè un regno di pace, di giustizia perfetta, di amore senza confini,di felicità oltre ogni immaginazione a quanti  sono poveri, poveri materialmente, poveri interiormente perché soli,disperati,incompresi,abbandonati ,dimenticati, senza futuro né storia?

Gesù dalla montagna grida una speranza per gli afflitti, per quanti ora stanno piangendo, per tutti coloro che a stento vivono in questa valle di lacrime, mentre il mondo pone come massimo valore della vita il piacere qui, ora, subito, ti garantisce la felicità nel divertimento, nel sorriso,nella vita facile,senza ombra di sacrificio,ti offre una  vita allegra, spensierata,senza problemi e inconvenienti. Apri la Televisione e trovi questo modello,”coronati di rose e di piaceri finchè sei qui sulla terra”, finchè puoi e sei giovane, non pensare alla morte, al futuro, alle parole consolatorie che la religione ti vende in cambio di un paradiso oltre QUESTA vita.
E qui il rischio e la gioia della fede: avete notato che tutti il verbo (promette,garantisce) ,vostro è il regno dei cieli, la promessa per quelli che sono oltraggiati è “rallegratevi”. Le beatitudini sono un dono di Gesù offerto all’uomo che,fidandosi di Dio Provvidente,vive in semplicità,in povertà,in umiltà.

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