DON ANTONIO

sabato 20 agosto 2011

OMELIA DOMENICA XXII ANNO C TEMPO ORDINARIO





Anche Oggi la Paola di Dio ci aiuta a comprendere il modo di operare di Dio nella nostra storia. E’ una risposta alla ricorrente domanda: chi sono i prediletti del Signore?Domenica scorsa la domanda era: quanti sono quelli che si salvano?Dio scegli gli ultimi, Gesù ha annunciato la buona novella ai poveri,ai peccatori. L’agire che contrasta con le nostre immagini di un Dio Re nella sua gloria e potenza; In quale modo e sotto quale forma Dio interviene nella storia perché tutto concorra alla salvezza dell’umanità e del cosmo? Lui non vuole la morte del Caino, ma che si converta e , ed è pronto a difendere anche Caino dalla vendetta?”mise un segno su Caino perché chiunque lo incontrasse non lo uccidesse”.

Nella seconda lettura l’apostolo Paolo, che ha scoperto in se stesso la forza dell’amore Dio, che lo ha chiamato da persecutore alla missione di apostolo. “ Ti basta la mia grazia, la mia potenza si manifesta pienamente nella debolezza"
afferma che ci siamo accostati e ci accostiamo a Dio come creature fatte ad immagine e somiglianza del creatore e che possiamo entrare in comunione con Lui. S. Paolo afferma: “quando sono debole è allora che sono forte”.
Questa è una verità è fondamentale per comprendere il messaggio della nostra religione:Gesù nasce nella povertà, umanamente conduce una vita di povertà e di insignificanza. Questo è un messaggio che si ritrova in tutte le pagine della Bibbia.

Quando sei invitato a nozze scegli l’ultimo posto, scegli di lavare i piedi ai tuoi fratelli anche se tu sei più importante di loro, anche se sei il loro rabbi o il loro padrone, e non fare dono o inviti solo per averne il contraccambio.
Per accettare questa verità come metodo di agire di Dio per i suoi figli, ci vuole un cuore umile e puro,ci vuole specialmente tanta fede, ci vuole una vita permeata di fede e che accoglie con amore il disegno di Dio anche quando non è capito appieno.

Quando dai un banchetto invita i poveri, gli storpi,i ciechi e i zoppi e sarai beato, sarai fortunato, sarai felice perché non hanno da ricambiarti. Ti aspetti riconoscenza, ti aspetti gratitudine dagli uomini, ti attendi gesti di amore e di contraccambio…no,no perché la vera ricompensa è nel regno dei Cieli.
Il brano del Vangelo di oggi ci deve far riflettere: “Gesù invita a scegliere l’ultimo posto, ci invita a prediligere gli ultimi, gli ammalati, gli zoppi, quelli che hanno bisogno di aiuto, gli ammalati contagiosi cioè gli ultimi della società, gli scarti del mondo.
Ancor meno riusciranno a comprendere ,ad accettare e ad amare Gesù, quando si presenta come il servo sofferente, come il Messia umiliato e disprezzato e non come il Messia Re e potente, quando vedranno il Figlio dell’uomo morire in croce, come tutti o peggio come un malfattore tra due ladroni.

Ecco il messaggio della Parola di oggi, un messaggio che ci sconvolge: la potenza di Dio si manifesta con pienezza nella debolezza. Dov’è ora il Dio onnipotente? E come si rivela oggi la onnipotenza?
Alcuni tormentati e angosciati di fronte al male che ancora opera nel mondo , suggestionati mai miraggi di un paradiso terrestre predicato dal materialismo e dalla cultura pagana del nostro secolo, hanno rigettato l’immagine di un Dio Bontà infinita, amore e provvidenza e hanno concluso che con la morte tutto è finito e la morte fisica tutti ci uguaglierà.

Ma è vero l’Onnipotente che noi immaginiamo, un Dio che corrisponde alle nostre ideologie di potenza, di trionfalismo, di vittoria, un Dio che ci deve tutto, un Dio infinito e avvolto di gloria e immensità,questo Dio non esiste. Gesù ci obbliga oggi a liberarci dagli stereotipi di un Dio a nostro servizio, perché il vero e unico Dio è quello, secondo le pagine della Scrittura,è quello che si rivela agli umili, ai poveri, che si manifesta nella debolezza e nella precarietà della realtà quotidiana. Come sono gli uomini e alcuni cristiani oggi?Oggi un uomo è soddisfatto, è pago di cose, si affida alla tecniche,alla scienze per trovare le soluzioni a tutti i problemi che incontra e non si pone neppure alla ricerca di un Dio,non chiede risposte da “un Soprannaturale” ma le chiede al psicologo,al psicanalista mal medico. Neppure gli sfiora il pensiero di un Dio Incarnato nella persona concreta: Gesù, si accontenta del sensibile,dell’esperienza,del “reale”, del “quotidiano. Esiste anche l’uomo che è alla ricerca e si affida all’esoterico,ad una setta,ai maghi e stregoni pur di avere una speranza,un po’ di pace. Ma l’uomo resta e resterà inquieto fino a che non si incontra il Salvatore Gesù. Ci sono anche alcuni che si chiamano “cristiani” solo perché battezzati o perché frequentano la Chiesa a Pasqua, a Natale o per qualche funerale ma non si sono incontrati con il Gesù Il Vivente ora, si accontentano di preghiere recitate,di cerimonie,di parate ma senza lo Spirito che le anima. Esistono però,grazie a Dio,cristiani veri e autentici,credibili nella loro testimonianza,fedeli alla Parola del Vangelo e al Magistero della Chiesa,che pregano sottovoce colloquiando con Dio, e molti di questi cristiani che sono una testimonianza credibile per il mondo moderno provengo spesso da gruppi,movimenti,da conventi e oasi spirituali. Il mondo si attende una parola di verità proprio da noi fedeli cristiani.

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