DON ANTONIO

mercoledì 3 agosto 2011

SECONDA DOMENICA DI NATALE

Questa è la domenica della riflessione, della verifica, del ripensamento; ormai le feste natalizie sono trascorse  era i dobbiamo pensare,dobbiamo interrogarci come questi avvenimenti hanno inciso nella nostra vita cristiana,come  hanno lasciato un segno, oppure se, come ogni anno non hanno lasciato traccia evidente, potendo così  affermare che   l’attesa del Natale e la sua  vigilia hanno più rilevanza della festa stessa.
E’ l’uomo saggio che riflette, è l’uomo saggio che non permette di essere vissuto, ma che vuole lui vivere e interrogarsi. Le letture di questa domenica riguardano la sapienza.  La sapienza nell’A.T. è considerata come una creatura stessa di Dio, accanto a Dio, è una Sapienza Incarnata, il Verbo di Dio che si fa uomo.
L’autore del Siracide, libro dal quale è tratta la prima lettura,è Ben Sirach, un ebreo molto colto e istruito del II sec. A. C. Sirach scopre che la sapienza di Dio opera  e agisce nel mondo, nel creato.
I saggi e i sapienti dell’A.T.  dichiarano che questa sapienza è una  creatura stessa di Dio, è accanto a Dio come disegno misterioso e come Provvidenza. Una sapienza eterna, creata da Dio, che opera con Lui, una sapienza che non  ha niente a che vedere con l’intelligenza o le cose create, una sapienza che coincide con il progetto di Dio per il mondo, che coincide con il disegno di Dio per la storia dell’umanita’.         

S.Paolo afferma che tale sapienza eterna di Dio si è incarnata in Gesù nella pienezza dei tempi. In Cristo tutto si ricapitola, si ricongiunge e si spiega perchè Dio sia tutto in tutti.
Con un  altro linguaggio anche l’evangelista ed apostolo Giovanni nel brano del vangelo afferma la stessa idea fondamentale: Il Verbo, “Verbo” vuol dire “Parola”, il Verbo di Dio, parola eterna di Dio è increata, ha  accettato di farsi carne, di incarnarsi per poter essere capita da tutti e da tutti accolta.

Gesù annuncia questa parola del Padre all’umanità. È Gesù questo Verbo, questa parola eterna di Dio che si è umanizzata in Gesù: Parola di di verità, di luce e di vita, Gesù è la verità che l’uomo da sempre cercava e  ancora molti cercano, è Gesù la Luce vera che illumina ogni uomo. Lo abbiamo ascoltato nel Vangelo: Gesù è Parola. Gesù è Vita e la vita era la luce, la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta,il mondo non lo riconobbe. “Venne fra la  sua gente ma i suoi non l’anno accolto”.

Le tenebre non potranno mai sconfiggere la Luce, anche se l’uomo può nella sua libertà chiudere gli orecchi per non sentire il Verbo, la Parola, e può chiudere gli occhi per non vedere la LUCE.
Ora la luce è spuntata a Betlemme, ora Dio è entrato nella nostra storia come l’Emmanuele, ora la buona notizia di una salvezza per tutti,una salvezza eterna è stata annunciata.
Di fronte a questo fatto storicamente avvenuto:la nascita di Gesù a Betlemme è interpellata la nostra fede e la nostra libertà.
Di fronte alla luce  siamo tutti chiamati a una scelta: “o siete con me o siete contro di me, chi non raccoglie con me disperde, senza di me non potete far nulla”.

A quanti con fede hanno accolto la Parola di vita, Gesù ha dato loro il potere di diventare veri figli di Dio,i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati  generati.

Per questo cari cristiani  da questo momento, dalla nascita di Gesù a Betlemme,non potremo più prescindere da Lui sia che crediamo sia che non crediamo. Cristo è e restera’ il centro della storia dell’uomo,
Lui è L’Emmanule, il Dio con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo, è quella Parola che fra poco si farà nostro Cibo.
In conclusione  questo Natale di Gesù dovrebbe aver provocato un “ qualcosa”in noi,nella nostra vita,qualcosa di più di un semplice proposito. In questo Natale abbiamo capito che Dio è Amore e salvezza.

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