DON ANTONIO

martedì 27 settembre 2011

OMELIA FUNEBRE PER AMEDEO FRISON

Qualche parola per ricevere luce dalle letture di questa liturgia funebre ed anche per una parola di esortazione e di speranza nella vita eterna. La Parola di Dio ci propone un messaggio di luce per dissipare certe dicerie,certi pettegolezzi paesani e per avvalorare la vita vissuta da un uomo schivo ed appartato, un uomo che non voleva “disturbare il prossimo” ,che non ha ha mai voluto distrurbare alcuno neppure in fin di vita. Amedeo è stato un cristiano autentico, un vero uomo di fede.
Si tratta di raccontare una testimonianza che ci viene dalla Sacra Scrittura,una testimonianza di fede che Amedeo ci ha lsciato, quale unica eredità della sua vita, povera e semplice.
Non è l'elogio o il forzato tentativo di parlare sempre bene di una persona defunta,ma è la costatazione di una verità a tutti nota e chiara e semplice,
Le parole in queste circostanze ci vengono suggerite dalla fede nella vita eterna,nella certezza che Amadeo si trova ora accanto al Signore , è entrato nella vita che non finisce. L'omelia non è il commento della vita del defunto e tanto meno una riproposta di luoghi comuni. L’omelia si inserisce nel contesto di una celebrazione ecclesiale,nel rito di un sacramento comprensibile solo nella comune fede nel Signore Risorto.
Siamo qui in Chiesa per questa sacra celebrazione,per celebrare le esequie del nostro fratello Amedeo ,siamo qui per un gesto di solidarietà cristiana e umana, siamo qui per una preghiera per la sua anima e anche per le anime di tutti i nostri fratelli defunti,siamo qui come credenti e cristiani che professano la stessa fede in Cristo Signore della vita e della morte,perchè in Lui la morte è già stata sconfitta per sempre.

Non voglio riproporre le solite domande sul senso della vita o sul perchè della morte , ne abbiamo riflettuto In questi giorni e in tutte le celebrazioni esequiali. Noi oggi ribadiamo con forza che
SOLO DIO E' IL SIGNORE DELLA VITA,DEL TEMPO E DELLA STORIA, e noi ci affidiamo alla sua Parola di eternità… "da chi andremo-dice l'apostolo Pietro- solo Tu Signore hai parole di vita eterna".

Amadeo ha lasciato questa terra in solitudine,nella solitudine delle persone semplici,forse anche troppo; persone che ormai sono incapaci di gestire la propria vita e la propria storia e sono dipendenti in tutto da tutti.
Nello stesso tempo sono persone che vorrebbero essere indipendenti e poter gesitre in libertà il resto dei loro anni.
Amedeo è stato un anticonformistia per i nostri tempi, un uomo saggio come è descritto nei libri Sapienziali della Bibbia,un uomo definito da don Sergio Martello:un filosofo e un pensatore, un uomo che aveva tanto meditato e tanto riflettuto e pregato sulla vita e sulla morte e sull’eternita. Si poneva e poneva anche a me e a tante persone questi interrogativi esistenziali.
Un uomo dalla fede genuina ,non farisaica, non finta o soggetta alle apparenze popolari.
Io ero appena giunto a Stoner come parroco e lo trovai i chiesa con il suo cagnolino che voleva sempre accanto, lui era tutto pauroso ai attendeva da me un rimprovero per la presenza di un cane in Chiesa, invece abbiamo parlato assieme di tante cose, degli anaimali e del dono della creazione.
Entrava in chiesa in solitudine , in solitudine pregava, leggeva il foglietto domenicale della Liturgia e mi chiedeva spiegazione,
leggeva le parole dei drappi sull’altare e mi chiedeva una spiegazione.

Si tratta di un uomo cordiale , una persona che facilmente e con gioia si accoglie e con la quale si dialoga,viveva
ai margini del paese e in questo momento non serve sapere se l'emarginazione è stata voluta e ricercata o se ne era la vittima.
Amadeo è partito per l'eternità,per entrare definitivamente in quella condizione nella quale non ci sono nè lutto,nè pianto,nè sofferenza, nè solitudine ,nè morte ma si è nella Pasqua senza fine; ha celebrato la Pasqua,è giunto in quella dimora eterna preparata da Dio per quantii in Lui vivono e muoiono, è entrato nella terra promessa dove non ci sono classi o categorie sociali,ma poveri e ricchi,ciechi estorpi,nobili e miserabili,intelligenti e analfabeti,tutti sono uguali,tutti alla fine ottengono la stessa mercede, gli operai dell'ultima ora ricevono quanto i primi,il ladrone pentito
entra nello stesso Paradiso di Gesù:” oggi sarai con me in Paradiso”.
Ecco un monito per noi:
vegliate e state pronti..le differenze di questa terra provocate dal denaro,dal prestigio,dagli onori e dignità,da giudizi e pregiudizi, astuzia e gloria,si annullano con la morte ed assumono quasi
per una legge del contrapasso una dimensione diversa nell'al di là:
“Beati i poveri, i miti, quelli piangono,vostro è il regno dei cieli”,o
la parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro .
Il nostro fratello Amedeo ha concluso la sua vita in silenzio, forse
non voleva scomodare nessuno neppure in fin di vita,così come
aveva fatto durante tutta la sua esistenza, senza imprecazioni accolse la visita del Signore.

Fece il segno della croce, recitò alcune preghiere,
accolse con fede la benedizione, però vedevo solo le labbra muoversi , il suono delle paole
era troppo flebile.

Ogni persona che muore, ci lascia un messaggio, ci invita ad una riflessione.In questo caso si tratta di un messaggio, di un richiamo, di un monito a tutti noi, la necessità urgente di un ritorno alla semplicità del vivere.

Un richiamo ai valori umani prima e ai valori spirituali.Ci sono dei valori umani così importanti senza i quali la civiltà… diventa barbarie e la società… diventa un recinto dove vale la legge del più forte e questi valori umani sono i valori della famiglia:l'amore disinteressato di padre e madre e figli e fratelli.
E CON I VALORI UMANI è urgente anche un richiamo ai valori dello spirito. non voglio dilungarmi anche perchè si tratta di un ritornello che da anni continuo a ripetere ,in fondo si tratta di un messaggio attuale per tutti noi:la riscoperta dei valori umani è la riscoperta delle parole evangeliche.La vita acquista senso se diventa ogni giorno un vivere per altri,un vivere come dono ricevuto da Dio e come dono da offrire ai fratelli.In questa Eucaristia noi preghiamo per Amedeo perchè sia nella pace dei santi,perchè abbia ottenuto dal Signore quella accoglienza che non trovò sulla nostra terra,sia stata accolto nella comunione dei santi con quell'amore,non pietà o compassione, che gli uomini non seppero donarle, e ora preghi per tutti noi. noi.

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